“50 sfumature di nero” è il secondo film tratto dalla trilogia di romanzi di E. L. James, questa volta affidato alla regia di James Foley.
Nel primo film avevamo lasciato Ana, interpretata da Dakota Johnson, decisa ad interrompere per sempre la relazione cin Christian Grey, interpretato da Jamie Dornan, in quanto l’uomo non è in grado di offrirle la storia d’amore romantica che Ana vuole. In questo secondo capitolo della saga, Anastasia lavora nella casa editrice di Jack Hyde, al quale presta il volto Eric Johnson. Christian ha più volte provato a mettersi in contatto con lei ma la giovane ha sempre chiuso ogni tentativo di riconciliazione. Un giorno casualmente Ana e il giovane Grey si incontrano in un caffè e Christian propone di rivedere l’accordo: Ana, ancora innamorata, decide di accettare a patto, però, che vengano eliminate le punizioni corporali. La relazione fra i due, così, riprende e diventa sempre più fitta tanto che decidono di andare a vivere insieme. Il giorno del trasloco, Ana viene aggredita Leila Williams (Bella Heathcote) che prima di lei aveva avuto una relazione con Christian. Solo l’intervento del miliardario evita una tragedia e tutti questi episodi non fanno che minare la fiducia di Ana nella felicità del loro rapporto. Nel frattempo, il capo di Ana tenta di abusare di lei ma anche in questo caso Christian corre in suo aiuto, acquistando addirittura la casa editrice e guadagnandosi l’odio perpetuo di Hyde. Tutto questo, però, spinge il miliardario a comprendere di non poter più vivere senza Ana e le chiede, così, di sposarlo. Durante la festa per il loro fidanzamento, irrompe la Signora Robinson (Kim Basinger), colei che aveva iniziato Christian al bondage. La donna esprime il suo disappunto sulle nozze ma il miliardario risponde che grazia ad Ana ha imparato finalmente ad amare.